90% Pinot Noir, 10% Chardonnay
Senza andare a scomodare i vecchi Fût de Chêne millesimati, basta ripensare ai primi Argonne e confrontarli con questo 2012 per rendersi conto quanto questo vino abbia guadagnato in finezza e freschezza. Ogni traccia di maturità e concentrazione ha abbandonato l’olfatto per far spazio all’eleganza che esalta il frutto (prugna e albicocca), bellissimo, gustoso, coinvolgente, attraente. E, sebbene sia quasi un blanc de noirs, l’uva nera non è mai insistente, ma, anzi, si rivela in maniera intrigante attraverso note floreali di viola. Così, all’assaggio, non trovi spessore, men che meno densità, ma intensità per via del perfetto equilibrio tra la struttura di una grande vino e la vivace energia di uno champagne, tra un frutto che è sempre fresco e gustoso e l’autorevolezza del Pinot Noir. La bocca è rotonda e solida, intensa e sapida, sempre più fresca tanto da rasentare il mentolato. Sul finale, peraltro di una lunghezza rimarchevole sulla mineralità, si rivela un leggero tannino che in questo momento asciuga la chiusura della gustativa. Sébastien dice che si “arrotonderà” con il tempo, per me è invece un elemento di valore in quanto ne favorisce l’abbinamento a tavola. Notevole, tanto che credo potrebbe perfino sopravanzare sul filo di lana il tanto celebrato 2008. Vedremo. Intanto lo pareggia, almeno per ora…
CHAMPAGNE ARGONNE 2012 HENRY GIRAUD
La Maison Henri Giraud ci fa un regalo di prestigio proponendo la sua rarissima cuvée "Argonne", simbolo del grande talento di Henri Giraud. Con una produzione limitata a sole 5000 bottiglie, questa superba cuvée della nobile regione di Aÿ colpisce soprattutto per la straordinaria persistenza. Vinificato in botti di rovere della foresta di Argonne, a cavallo fra Marna, Ardenne e Mosa, lo Champagne "Argonne" è una cuvée unica, che oltre a essere formidabile, non contiene residui di pesticidi ed è certificata "gluten free".